Cinema

Al Pacino e De Niro a Roma per ' Sfida senza regole'

Al Pacino e De Niro a Roma per ' Sfida senza regole'

Robert De Niro e Al Pacino sono arrivati a Roma per presentare "Sfida senza regole", il primo film in cui recitano uno a fianco all'altro dal primo all'ultimo fotogramma (nelle sale dal 26 settembre). In più di trent'anni di carriera non era mai successo: i due attori italo-americani nel secondo episodio de "Il Padrino" non si incontravano mai, mentre in "The heat", nel '95, avevano condiviso solo un paio di scene. In questo thriller diretto da Jon Avnet interpretano due anziani detective sulla tracce di un serial killer di criminali. Una coppia che ha avuto a che fare con i più pericolosi criminali di New York, ma che deve vedersela con due giovani investigatori, Perez (John Leguizamo) e Riley (Donnie Wahlberg). I due protagonisti della grande stagione del cinema americano, quella degli anni Settanta e Ottanta, dei Coppola, De Palma, Scorsese, Cimino, non fanno che sottolineare il piacere di recitare insieme: "E' sempre difficile trovare una buona sceneggiatura. - esordisce Pacino, 68 anni, celebre Michael Corleone de "Il padrino", interprete indimenticabile di "Scarface" e "Serpico" - Io e Bob ci conosciamo da una vita e ci siamo sempre detti che ci sarebbe piaciuto lavorare insieme: quando mi è stata offerta quest'opportunità, in un film totalmente ambientato a New York, ho capito che era l'occasione giusta". A pensare a lui per il ruolo del detective Rooster è stato proprio De Niro: "Io e il regista stavamo lavorando sulla sceneggiatura che all'inizio prevedeva un poliziotto anziano e uno più giovane. Ad un certo punto ho detto a Jon che forse potevamo cambiare il personaggio ed offrirlo ad Al. Lui ha accettato ed è stato fantastico recitare insieme" spiega l'attore, oggi sessantacinquenne, in passato splendido protagonista dei film di Scorsese "Mean Streets", "Taxi Driver", "Quei bravi ragazzi", "Toro scatenato" (che gli valse un premio Oscar come attore protagonista). In "Sfida senza regole" si fronteggiano in una gara di bravura, e il regista ha spiegato che vedere il loro continuo scambio, l'interazione mentre recitavano era "come assistere ad un concerto di Miles Davis e John Coltrane insieme". "Forse quando eravamo più giovani eravamo più competitivi, ma nel corso degli anni ci siamo sempre incontrati per scambiarci delle idee, confrontarci sul nostro percorso professionale, e questo è stato d'aiuto per entrambi. Ci è servito a maturare come persone" ha affermato Pacino, mentre De Niro ha sottolineato il rammarico di non essersi dato da fare prima per cercare un progetto comune. Entrambi confessano di avere ancora una grossa passione per la recitazione, anche se si sono confrontati con la regia, De Niro ha creato l'ormai celebre Tribeca Film festival, e Pacino recita spesso a teatro: "Un attore è sempre alla ricerca di un ruolo da interpretare. - spiega il protagonista di Scarface - Mi piace l'idea che può sempre succedere qualcosa, che dobbiamo sempre tirare fuori qualcosa di nuovo, arrivare ad un risultato. Per questo il cinema è grande, come sosteneva Orson Welles". Al Pacino tornerà a Roma nel mese di ottobre per ritirare il Marc'aurelio d'oro al Festival del cinema. Lui che ha avuto otto nomination agli Oscar e una statuetta per "Profumo di donna" dice candidamente: "Sono molto contento di ricevere questo premio. Che ci crediate o no, è un onore per me".